La crisi dei chip

La crisi dei chip scoppiata nel 2020, dovuta ad una carenza globale di chip e semiconduttori, continua a colpire il settore della produzione elettronica e l’industria automotive, con un grande impatto su tutti i settori industriali.

Si presume che la situazione possa rimanere piuttosto delicata per quasi tutto il 2022 dato che nelle ultime settimane si sono registrati tempi di evasione degli ordini di chip e semiconduttori particolarmente lunghi, rappresentando un nuovo record negativo.

Cause della crisi

La crescita esponenziale ed improvvisa della domanda e l’utilizzo sempre più diffuso di questi componenti nei vari settori industriali hanno generato difficoltà nella catena di approvvigionamento della materia prima e conseguenti ritardi nelle forniture in un settore sempre più strategico, data l’importanza dei semiconduttori destinata ad aumentare con la digitalizzazione e con la mobilità elettrica.

Non ultimo, alla base della carenza dei chip ci sono anche questioni geopolitiche, causate dalle crescenti tensioni tra Stati Uniti e Cina, che hanno portato il Paese asiatico ad accumulare riserve di chip e di attrezzature utilizzate per la loro produzione. La pandemia ha poi aumentato le difficoltà, provocando interruzioni lungo la supply chain in Cina, Corea e nel Sud-Est asiatico, causando la chiusura di numerose fabbriche causa lockdown, con conseguenti ritardi nelle forniture. Allo stesso modo altri produttori di semiconduttori hanno dovuto sospendere la produzione a causa di circostanze impreviste, legate a problemi climatici e a chiusure improvvise come in Texas, in Giappone e a Taiwan.

Il risultato è stato che la domanda ha presto superato l’offerta, portando alla difficile situazione attuale, in cui la produzione mondiale non riesce a stare al passo con la richiesta.

Contromisure

La fine di questa emergenza è attesa non prima della fine del 2022 e la situazione resta molto delicata, con un impatto a cascata su tutte le industrie tecnologiche e su tutti i settori di produzione industriale. 

Per minimizzare questi inconvenienti, consigliamo ai nostri Clienti di programmare con largo anticipo gli ordini per encoder e moduli IGBT, idealmente già con visibilità sul 2023 e certamente  almeno fino a fine 2022. Garnet è in strettissimo contatto coi partner produttori di moduli IGBT ed encoder per assicurare una pronta presa in carico degli ordini dei nostri clienti garantendo le migliori consegne possibili in questa attuale situazione di mercato.

L’Ufficio Commerciale (project@garnetitalia.com) è a vostra completa disposizione per valutare le vostre necessità di approvvigionamento e suggerirvi come procedere al meglio con la programmazione dei vostri ordini del 2022-2023.